lunedì 26 aprile 2010

L'immondizia

Abitiamo in un quartiere carino.
Casette basse, corti interne, alberi lungo le vie secondarie, parchetti, insomma con la bella stagione che avanza è piacevole passeggiare fuori e guardarsi attorno. Anche il martedi e il venerdi, i giorni in cui ritirano l'immondizia, è piacevole guardarsi attorno perchè camminando per la strada sembra di stare al mercatino degli oggetti di seconda mano: poltrone sbiadite, divani sfondati, vecchi scaldabagno, scrivanie a cui manca qualche cassetto, scarpe (appaiate) logore, materassi concavi, e altri oggetti degni di nota. Il tutto lasciato lì sul ciglio della strada con la massima indifferenza. Certo, ovviamente il giorno dopo è tutto scomparso perchè i camion dell'immondizia ritirano tutto, ma per noi che in Italia vivevamo in un paesino in cui la raccolta differenziata era rigorosissima e soprattutto la regola sui rifiuti "ingombranti" era quella di portarli in discarica personalmente, fa un certo effetto vedere questa allegra esposizione di arredi & affini affollare i (per fortuna larghi) marciapiedi di Montreal...

venerdì 16 aprile 2010

La patente di guida

Grazie al Governo Italiano, unico Paese Europeo insieme a Spagna e Portogallo a NON aver stipulato un accordo con il Governo Canadese, siamo costretti a rifare da capo la nostra patente.
Occorre quindi spendere tempo e denaro per: contattare la SAAQ (cioè la motorizzazione quebecois) e prendere appuntamento; comprare i due libri per sostenere l’esame teorico; contattare una traduttrice iscritta all’albo per farsi tradurre la patente italiana (di quella internazionale, già in lingua francese, non sanno cosa farsene); presentarsi alla SAAQ per svolgere le pratiche e fare l’esame teorico; riprendere appuntamento per l’esame pratico e ripresentarsi per svolgere l’esame pratico. Insomma, una bella menata, per chi come noi ha la patente da 18-19 anni e sperava di aver chiuso con queste perdite di tempo…

sabato 10 aprile 2010

Anche in Canada ci sono i vecchi che guardano i lavori...

Ieri stavo camminando per la Rue Sainte Catherine (una delle arterie principali di Montreal), e cosa ho visto? Una macchietta tipicamente italiana, o almeno così credevo: a quanto pare i Vecchi Con Cappello Che Guardano Gli Scavi In Corso esistono anche qua... gli mancava solo un commento tipo "So no, 'osti, l'è mia pusibil far i lavuri isci" e mi sarei sentita di nuovo in Italia! :-)

Ps - avrei voluto TROPPO fargli una foto, ma si sarebbe accorto e allora come avrei fatto a spiegargli che impersonava un'icona italiana?

lunedì 5 aprile 2010

Mai pensare male di chi incontri per strada

Lo ammetto: questa volta siamo rimasti proprio spiazzati.
Avevamo già sperimentato la gentilezza e il senso civico canadesi, ma vedersi restituire un cellulare del valore di 400 dollari circa perso per strada è una cosa che a noi italiani pare dell’altro mondo (e infatti qui ci siamo, nell’altro mondo).
In più, lo ammetto, quando ho ricevuto la telefonata stavo pure per coprire di insulti il giovane tatuato munito di cane che ha trovato il telefono per strada e che ci stava aspettando per restituircelo…
La dinamica dei fatti è stata questa: abbiamo preso due cellulari nuovi, molto belli e superaccessoriati, che per via di un contratto triennale con la compagnia telefonica ci sono stati dati “gratis”, in cambio appunto della fedeltà triennale. Qui i costi delle chiamate dal cellulare sono alti e tutto è escluso dal contratto, praticamente: vuoi vedere il numero di chi ti chiama? Devi pagare 5 dollari in più al mese; vuoi mettere la segreteria? Idem; i messaggi li paghi anche quando li ricevi, e via di questo passo. Però, visto che siamo noi due soli in mezzo a questa città di 2 milioni di abitanti e abbiamo un bambino di pochi mesi, da buoni italiani ci siamo fatti un contratto (il più economico possibile) che ci ha, come dicevo, garantito questi due fiammanti e nuovi (una settimana di vita) cellulari.
Oggi pomeriggio siamo usciti a fare una passeggiata, ognuno col suo cellulare, ovviamente più per abitudine che per necessità. Dopo pochi minuti il mio cellulare suona: incredula (il mio numero non ce l’ha nessuno, chi vuoi che mi chiami?) e ignara (il numero del chiamante non compare, vedi sopra) rispondo: un tizio mi parla a raffica in francese, capisco a malapena e gli rispondo in inglese; il tizio riparte a raffica in inglese, capisco che ha trovato il mio numero da qualche parte e che vuole qualcosa, ma non riesco a capire cosa, mi innervosisco, penso a una tecnica di rimorchio tipo fare dei numeri di telefono a caso, inizio a essere brusca… meno male che il giovane tatuato è stato tenace e ostinato, alla quarta volta che tenta di spiegarmi cosa è successo lo capisco… insomma, mio marito a pochi metri da casa ha perso il telefono, il giovane lo ha trovato, ha guardato la rubrica, ha trovato tre numeri di telefono di cui uno archiviato come “amore” e ha giustamente chiamato!
Dopo pochi minuti il cellulare era di nuovo nelle nostre mani.
Ci siamo sentiti meschini, maleducati e malfidenti.Spero di incontrare ancora il giovane tatuato a spasso col cane, mi voglio sdebitare almeno con un osso di gomma!!

venerdì 2 aprile 2010

Le case (1)

Ah, le case canadesi! Credo che scriverò post su post su questo argomento, dato che anche gli autoctoni sono fissati per le case (basti dire che esiste un canale specifico, HGTV, ossia Home and Garden TV, dove danno solo programmi-reality su come si costruiscono, rinnovano, decorano, riparano, ispezionano, comprano, vendono, etc).
Però una delle mie prime impressioni è stata, come dire, il cogliere una certa allegra sciatteria in mezzo a tanto amore per la propria casa... sarà che il canadese medio non ha molto l'occhio per il dettaglio (per non dire per il colore delle pareti, ma seguirà un post solo su questo), sarà che in effetti mantenere una casa curata costa qualche soldo, ma si nota un impegno fin esagerato per certe fissazioni (accoppiare bene il colore delle tende con quello dei copriletti) per poi vedere il pavimento in parquet aggiustato alla buona con un pezzo di legno che non c'entra niente in sostituzione della mattonella mancante, tanto per fare un esempio... come se in ogni canadese ci fosse un carpentiere in embrione che vorrebbe saper fare qualsiasi modifica alla casa, ma poi si rende conto di non esserne assolutamente in grado (e allora si sfoga dipingendo il bagno di viola scuro)...