mercoledì 28 settembre 2011

Lasciare Vancouver per diventare "isolani"

Diventeremo isolani. Andremo a vivere sull'Isola di Vancouver e lasceremo la metropoli.
Ecco la lista di cosa mi manchera' e cosa non mi manchera'...
Mi mancheranno:
1. le amicizie sviluppate qui e la solidarieta' tra immigrati
2. la possibilita' di andare a mangiare al Mongolian BBQ in downtown Vancouver (una volta ogni 6 mesi, ma e' bello sapere che e' li'!!)
3. qualcuno dei parenti
4. la possibilita' di fare una passeggiatina in Downtown, ogni tanto, e di prendere il Seabus per North Vancouver
5. Stanley Park, sempre una certezza positiva
6. i miei studenti di italiano conosciuti all'Italian Center (ed i corsi di italiano in generale)
7. l'odore dei mall (un misto di cibo, oggetti nuovi e qualcosa di indefinibile)
8. l'odore di Vancouver in generale, specialmente in autunno (non so perche'... forse perche' l'autunno e' il periodo in cui l'ho "vissuta" di piu')

Non mi mancheranno:
1. certi parenti/serpenti, tra cui la Scronda (TheBlairWitch)
2. la casa che cade a pezzi, ogni giorni si rompe qualcosa!
3. certi immigrati maleducati, tamarri, che non parlano una parola di inglese... anche noi non siamo perfetti ma di certo non siamo a certi livelli!!

martedì 27 settembre 2011

Comprare casa - parte 4


Bene: siamo giunti alle fasi finali della trattativa per l'acquisto.
Dopo aver concordato la cifra, se avete un mutuo iniziera' un simpatico balletto tra: banca, notaio, assicurazione sulla casa (obbligatoria), agente immobiliare, e ovviamente voi, in mezzo.
Per quanto ci riguarda, dopo un paio di giorni da cardiopalma (dovuti al fatto che la nostra agente immobiliare non ha posticipato la data del rogito e allo stesso tempo la banca era in ritardo con i documenti) e dopo qualche inghippo con il notaio (ci ha colpito la gran classe del suo ufficio, con carta da parati che simula una libreria alle spalle della scrivania) finalmente siamo riusciti a firmare questi benedetti documenti.
Abbiamo festeggiato con un "mocha" (sorta di caffe' al cioccolato, in tazza mooolto grande) da "Cumpari", bar italiano che dati i prezzi richiede un mutuo a se' per ogni consumazione :-)
Via quindi con un altro trasloco. Scatole, scatoloni, valigie, telefonate a non finire per le nuove utenze, lo spostamento dell'indirizzo, per prendere appuntamento con i falegnami, etc... una gran fatica!
Adesso possiamo iniziare a pensare a come sistemare la nostra casa. Dare fuoco all'odiata moquette sara' il primo passo :-) ... ma piu' penso al bagno piu' sono convinta che la vasca da bagno MARRONE SCURO con rivestimento murale in FINTO MARMO debba avere i giorni contati... mio marito dice che non e' cosi' tremenda... ma chi ha una laurea in industrial design, tra i due??? ;-)

lunedì 19 settembre 2011

Una vita da immigrato - post semiserio

Che non sia facile vivere da immigrato in un paese straniero si sa.
Anche in un paese civile e moderno come il Canada non e' facile ed i momenti di sconforto esistono.
Mi piace tenere contatti con altri immigrati italiani in questo paese e seguire le loro storie: c'e' chi ce la fa piu' velocemente di altri (a raggiungere una buona posizione lavorativa, una buona soddisfazione personale, una buona integrazione nella comunita', e cosi' via) e chi invece impiega piu' tempo a trovare la propria strada.
Quando ripenso a queste storie, mi viene in mente il mio amico Angelino.
Ecco cosa mi raccontava, quando lavoravamo insieme qualche anno fa, in Italia:
"Sono venuto da un piccolo paesino della Calabria, giovanissimo, da solo. La mia famiglia rimase al paese ed io venni qui (al Nord) per trovare un lavoro. I primi anni feci tantissimi debiti per comprarmi il necessario: la lavatrice, il letto, e cosi' via. Lavoravo come uno schiavo tutto il giorno e quando tornavo a casa a volte mi buttavo sul letto e piangevo, fino ad addormentarmi".
Angelino mi raccontava queste storie sorridendo. E' sempre stata una delle persone piu' positive e ambiziose che io abbia mai conosciuto, di quell'ambizione onesta, dettata dalla voglia di migliorare non tanto la posizione economica quanto la propria soddisfazione personale.
Angelino, nel corso degli anni in cui siamo rimasti in contatto, ha cambiato tantissimi lavori e ogni volta si e' buttato con passione e serieta' nelle sue nuove avventure, cercando poi di cambiare non tanto perche' stanco o annoiato quanto per migliorarsi come persona.
Mi diceva di avere una lista di cose che avrebbe voluto imparare o fare nella sua vita e che (seppure giovane) era riuscito a fare quasi tutto (tranne, all'epoca, sposarsi e imparare l'inglese, non necessariamente in questo ordine!).
Mi piace ripensare a questa persona che non si e' mai arresa e non si e' mai pianta addosso.
Angelino, sappi che nella mia nuova cucina appendero' il nostro motto: "Ordine, discliplina... e cipolla ovunque!".

venerdì 16 settembre 2011

Comprare casa - parte 3


Fatta l'ispezione della casa (per evitare di comprare una fonte perenne di problemi, o almeno sperarlo) si ritorna al balletto della negoziazione del prezzo.
Se l'ispezione e' positiva e non rivela grossi problemi si puo' tentare di contrattare ancora un pochino; se l'ispezione rivela qualche problema la cui risoluzione porterebbe a spendere una grossa cifra, i casi sono due: si puo' rinunciare all'acquisto della casa oppure negoziare molto sul prezzo (o anche chiedere che il venditore faccia le dovute riparazioni a sue spese).
Arrivati ad un accordo, a volte dopo estenuanti trattative, finalmente si puo' partire con le varie firme: atto di compravendita, mutuo, assicurazione...
Insomma, comprare una casa e' una fatica enorme.
Inoltre, quando l'agente immobiliare telefona per dire la mitica frase:"Congratulazioni, il venditore ha accettato la vostra offerta, adesso avete una casa!" occorre rispondere con un tono adeguato.
Mi spiego: lui/lei pronuncia questa frase solennemente e con un tono elettrizzato, per cui NON rispondete: "Oh, ok" perche' non ve lo perdonerebbe MAI.
Dovete dire: "Uao, ma e' fantastico! Siamo cosi' felici!! Siamo cosi' emozionati!
E' grandioso..." e cosi' via. Esagerate pure e se potete fingete di piangere dalla commozione.
Anche se qui si vende/compra casa ogni 4/5 anni, il tutto e' considerato elettrizzante.
Se non dimostrate interesse, sarete considerati strambi e verrete guardati sempre con un occhio sospettoso...