sabato 29 ottobre 2011

Ristrutturare la casa (2) - il pavimento



Tra i lavori che abbiamo deciso di effettuare nella nuova casa, uno di quelli con massima priorita' e' rifare il pavimento, ossia (come ormai avrete capito) togliere l'odiata moquette (carpet, in inglese) e mettere un pavimento decente (per noi, il legno).
Abbiamo contattato una delle catene di materiali per costruzioni piu' famose qui in Canada, che non solo si occupa di vendere il materiale a chi vuole occuparsi del "fai da te" ma fornisce anche l'installazione di molti prodotti, tra cui appunto anche i pavimenti.
Scelto il pavimento che ci piaceva, il commesso ci ha assicurato che in pochi giorni avremmo avuto il lavoro eseguito, trattandosi di un prodotto che tenevano sempre in magazzino... certo, come no...
Ecco cos'e' successo, nell'ordine:
1. sono venuti a prendere le misure (fin qui, tutto ok)
2. hanno detto "vi chiameranno"
3. dopo una settimana, siamo andati in negozio a chiedere informazioni perche' nessun preventivo era ancora all'orizzonte
4. hanno detto "vi chiameranno" (2)
5. dopo qualche giorno, siamo andati in negozio a comprare il materiale per fare almeno una parte del lavoro noi stessi
6. abbiamo richiesto informazioni, hanno capito che stavano per perdere la commessa dell'installazione, hanno tentato di metterci una pezza ma hanno scoperto di non avere abbastanza materiale in magazzino (ricordate cosa aveva detto il commesso?)
7. hanno tentato di farsi mandare il materiale da un'altra filiale: gli hanno risposto picche
8. hanno tentato di farsi VENDERE il materiale da un'altra filiale: gli hanno risposto picche
9. hanno tentato di far VENDERE A NOI direttamente il materiale da un'altra filiale e di farlo andare a prendere dall'installatore in persona: gli hanno risposto picche
10. esasperata, ho chiesto: "Avete in negozio abbastanza materiale per poter fare almeno le camere dal letto? Poi potete ordinare il resto del materiale e quando arrivera' finirete il lavoro". Hanno sgranato gli occhi: "That is a great idea!!" ed io mi sono sentita in parte orgogliosa della mia (veramente banale) capacita' di uscire dallo stallo, in parte sbalordita negativamente dalla loro ottusita'
11. hanno fatto il calcolo del materiale necessario, ce l'hanno mandato a casa e quando l'installatore e' arrivato a meta' del lavoro ha detto: "tutte qui le scatole che avete? Perche' ne servirebbero almeno altre 9/10, queste non bastano" ed io mi sono sentita male
12. ho sfoderato quello che ho imparato dopo un anno e mezzo di permanenza in Canada: il cliente ha sempre ragione, ne e' consapevole e lo fa notare (mai come in questo caso!) e ho iniziato un giro di telefonate furibonde, riuscendo quasi a far perdere il posto di lavoro alla commessa che aveva sbagliato il calcolo delle scatole di materiale (scusate eh, ma aveva gia' sbagliato una volta davanti ai miei occhi calcolando una stanza di meno...)
13. mio marito e' andato di persona in un altro punto vendita a comprare le scatole di assi necessarie, perche' nella "nostra" filiale non ne avevavo abbastanza (...)
14. l'installatore e' tornato e ha finito le camere da letto
15. il resto del legno e' arrivato in negozio
16. fin ad oggi, non si sa ancora quando il resto della casa sara' pavimentato. Ma grazie al cielo, almeno le camere da letto adesso sono libere da quello schifo di moquette!!

martedì 18 ottobre 2011

Ristrutturare la casa (1)


Siamo partiti pieni di buona volonta' e con una discreta esperienza di ristrutturazioni (in Italia), ma ci siamo ovviamente illusi che i gli artigiani canadesi (i "contractors") fossero un po' piu' organizzati e solerti di quegli italiani, i quali se non sono minacciati di morte impiegano tre mesi per fare un lavoro di tre giorni... beh, sara' la vita lenta dell'isola, sara' una certa noncuranza verso certi dettagli (fare un preventivo scritto, per esempio, sembra essere una cosa fantascientifica) che ci siamo ritrovati nel solito girone infernale delle ristrutturazioni edilizie: insomma, tutto il mondo e' paese.
Per un paio di giorni abbiamo avuto la casa piena di gente venuta a vedere i lavori da fare, prendere le misure, dare consulenze. Poi, il vuoto cosmico. Abbiamo dovuto iniziare una tempesta di telefonate per avere qualche risposta in termini di preventivi e tempi e, ripeto, l'idea che i contractors hanno dei preventivi e' puramente aleatoria.
Chiedete un preventivo per cambiare la caldaia e chiedete un paio di opzioni (una meno costosa e una piu' performante, diciamo)? Vi consegnano baldanzosi il perventivo per UNA possibilita' e non si sognano neanche di mettere la marca, il modello, uno straccio di descrizione del lavoro da fare. Chiedete via email spiegazioni al riguardo? Non rispondono (e perdono un cliente, aggiungo io).
Date una lista di lavori da fare al falegname? Vi lascia un preventivo che contempla la meta' delle cose che gli avete chiesto e che riporta solo il totale della spesa: e se voglio sapere ogni voce quanto mi costa? Uff, un'altra telefonata da fare...
Ordinate il pavimento e la relativa posa? Nel nostro caso, apriti cielo: non avevano abbastanza legno e non se lo passavano da un punto vendita ad un altro (non sanno nemmeno loro il perche'...): ho dovuto suggerire io di fare 3 stanze, ordinare nel mentre altro materiale e fare il resto della casa un altro giorno (mi hanno guardato stupefatti ed hanno esclamato: "That is a great idea!!"... "uh signur", ho pensato io).
Chiedete all'elettricista il solito preventivo per quattro lavoretti? Il nostro si e' messo a contare sulle dita, scrivendo per aria numeri invisibili... io e mio marito ci stavamo ribaltando dalle risate!!
Qualcuno che sa quello che fa c'e' anche qui, ad essere onesti. Per ora comunque l'impressione generale e' di essere tornati nella cara, vecchia Italia...