martedì 1 maggio 2012

Tasse comunali e rivolta popolare

Da un paio di mesi, qui al paesello, il giornale cittadino e' pieno di articoli sulle imminenti tasse comunali. Il problema e' questo: fino a qualche anno fa (un paio mi sembra) qui a Campbell River c'era una grossa azienda (una cartiera) che dava lavoro a parecchia gente e pagava una grossa porzione delle tasse comunali. Da quando ha chiuso, non solo ha lasciato a casa parecchie persone ma ha anche lasciato un buco nel bilancio cittadino di circa 3.6 milioni di dollari. Nelle tasse comunali che si pagano ogni anno direttamente al 'Comune" sono comprese le tasse di proprieta', dell'acqua, dell'immondizia, quelle scolastiche e l'autoctona Irpef, per una cifra media diciamo tra i 2000 e i 3000 dollari (per una casa monofamilgiare, diciamo). Orbene, il consiglio comunale (composto dal Sindaco e da 6 consiglieri) ha votato per quest'anno un aumento delle tasse del 13% circa fino ad arrivare ad un totale, nei prossimi 3 anni, del 25%. Il voto non e' stato unanime: il Sindaco e tre altri consiglieri hanno votato contro. Visto il risultato del voto, il Sindaco ha chiamato i cittadini alla "rivolta popolare" contro l'aumento delle tasse... dico io, l'abbiamo mai visto in Italia?? :-)) La questione e' spinosa: la citta' e' in deficit ma vuole mantenere i servizi pubblici ad un certo livello (molto buono, a detta di tutti i cittadini). Pero' i soldi da qualche parte devono saltare fuori. Ci sono anche parecchi sprechi di denaro ed e' su questo punto che il Sindaco stesso e i cittadini si sono, come dire, indignati. Il succo del discorso e' questo: aumentare le tasse del 25% in tre anni ad una popolazione a reddito fisso (composta da parecchi pensionati e disoccupati) e' ridicolo, soprattutto quando i consiglieri approvano poi delle spese folli (credo di aver capito che sotto i ventimila dollari sia a discrezione del singolo consigliere approvare il pagamento). La gente non e' disposta a fare ulteriori sacrifici economici se vede il proprio Comune buttare i soldi dalla finestra... tutto il mondo e' paese. La cosa meravigliosa e' che da due mesi la gente scrive lettere al giornale, fa picchetti di protesta (si, come quelli che si vedono nei film, con le persone con i cartelli!!), va alle riunioni del consiglio comunale e chiede la parola. Nessuno qui ha paura di dire apertamente e pubblicamente che se le tasse aumenteranno dovranno rinunciare a comprare le scarpe da ginnastica al figlio per pagarle. I consiglieri che hanno votato per l'aumento delle tasse dichiarano che non faranno marcia indietro. Vedremo come andra' a finire...