lunedì 28 febbraio 2011

Pollo agli aintibiotici

Purtroppo non si tratta di una nuova ricetta di cucina... anzi, in realtà lo è: questo è quello che ci troviamo nel piatto qui in Canada.
Prima di trasferirmi qui, qualche pensiero di inquietudine lo avevo provato: si sa che gli Usa e in Canada non vanno tanto per il sottile tra pesticidi, Ogm, antibiotici. Poi il marasma dell'adattamento e dell'organizzazione della nuova vita mi hanno posto altre priorità, e le inquietudini cibarie sono passate in secondo piano, finchè un paio di settimane fa ho per caso visto un servizio televisivo della mitica Radio Canada (CBC) sul pollo agli antibiotici, e mi è venuto un colpo.
I fatti sono questi: il pollo (ma anche tutti gli altri tipi di carne) è imbottito, da vivo, di antibiotici a scopo preventivo. Il Canada non pone nessuna limitazione alla quantità di antibiotici che un allevatore può somministrare; di conseguenza, simpatici batteri tipo la salmonella hanno sviluppato una super-resistenza agli antibiotici. Se per caso un essere umano si becca uno di questi batteri (e vi assicuro che le intossicazioni alimentari, in questo paese di fast-food selvaggi, sono facilissime da prendere) può diventare un vero problema guarire, dato che gli antibiotici non funzionano.
Una bella beffa, per una nazione che agli esseri umani non prescrive (giustamente) antibiotici se non quando è davvero necessario (per esempio in caso di mal di gola recidivo un medico fa fare un tampone per controllare se deriva da un batterio o da un virus, dando gli antibiotici solo nel caso del batterio).
Insomma, ecco allora le precauzioni da prendere per non beccarsi inutili super-batteri dal pollo ingozzato di antibiotici:
- non mangiare pollo, e a questo punto nessun tipo di carne
- mangiare solo pollo biologico, allevato senza antibiotici e con mangimi consoni (qualche super batterio è stato trovato anche su quello, però!)
- trattare il pollo crudo come fosse radiottivo, per eliminare il pericolo di super batteri che si attaccano a piatti, posate, taglieri, padelle e lì vivono allegramente FINO AD UN MESE, lavando tutto accuratamente ed evitando le famose "contaminazioni crociate" dei cibi (es. non tagliare la mela a fette sul tagliere dove ho appena fatto a pezzetti il mio pollo, a meno di cuocere anche la mela accuratamente), ricordandosi che la cottura del pollo deve avvenire ad una certa temperatura (ho comprato uno di quei piccoli termometri da cibo, per controllare!!)

Nell'Europa che abbiamo lasciato alle nostre spalle, andate tranquilli: gli antibiotici per gli animali, legalmente, non sono ammessi a scopo preventivo.

mercoledì 2 febbraio 2011

Recco in Skytrain

Ieri sera stavo viaggiando in Skytrain (cioè la metropolitana all'aperto di Vancouver), verso l'ora di cena, per andare alla mia lezione di Italiano.
Mi piace viaggiare in Skytrain, è una specie di treno elettrico sopraelevato, da cui si possono vedere scorci panoramici interessanti: le montagne di North Vancouver, il fiume Fraser, le cime dei monti di Vancouver Island... di sera però, con il buio, non si vede molto dai finestrini, quindi quando è salito un uomo che si è seduto davanti a me con il giornale ho iniziato a sbirciare le sue pagine. Ad un certo punto ho allungato l'occhio perchè il giornale parlava di ristoranti tipici italiani a San Francisco (non che sia proprio dietro l'angolo) e mi stavo divertendo a guardare le foto dei piatti, tentando di capire se fossero davvero piatti tipici italiani.
Insomma devo essere stata un pò troppo insistente nel mio fissare il giornale, perchè ad un certo punto l'uomo, in prossimità della sua fermata, mi ha agitato il giornale sotto il naso e mi ha chiesto se lo volevo tenere. Io mi sono sentita un pò in imbarazzo, pensando di aver fatto una magra figura, ma l'uomo mi ha sorriso, mi ha detto "Tanto io adesso devo scendere, può tenerlo" e uscendo dalla porta dello Skytrain ha aggiunto "E' davvero molto interessante!" ed è andato.
Ci ho guadagnato un articolo in cui parlano di un ristorante ligure a San Francisco dove sfornano un'autentica focaccia di Recco, "piccolo paese poco distante da Genova e famoso per poche altre cose"... e le acciughe all'Ammiraglia?? Le fave con il salame?? La spiaggetta "Ciapèa" sotto casa nostra??
Ah, che nostalgia... e che acquolina in bocca!