lunedì 30 maggio 2011

Italiani-coreani, una faccia-una razza (??)

Il nostro nuovo amico coreano è uno spasso.
Ha un nome proprio che Bossi, se ne venisse a conoscenza, userebbe forse per un futuro nipote (ma che qui ometto, per privacy... comunque assomiglia molto a "Insubria").
Ieri siamo andati a fare una camminata con i nostri figli al parco, e se n'è uscito con una lista di caratteristiche che accomunano gli italiani con i coreani. I e mio marito ci siamo guardati perplessi, ma il nostro amico era serio, e siccome non volevamo minare da subito la nostra amicizia abbiamo concordato.
Ecco la sua entusiastica visione delle nostre due culture:
- le nostre due nazioni sono entrambe una penisola, ed antrambe hanno una grossa isola;
- siamo portati a considerare per prima cosa le persone, anche negli affari, e non tanto il profitto; un paio di bicchierini, secondo lui, aiutano a portare a conclusione anche le trattative più ostiche;
- ad entrambe le popolazioni piace mangiare l'aglio.

Sono perplessa. I suoi racconti del mondo del lavoro e dello stile di vita coreani, esposti quando frequentavamo insieme un corso, non erano molto vicini allo stile di vita/lavoro italiano.
E quando ha raccontato che al suo Paese se chiede un certificato al governo gli arriva via internet in 5 minuti, gli abbiamo risposto che dovrebbe andare in Italia a richiedere un passaporto.
Comunque sia, è bello vedere tanto entusiasmo nel cercare punti in comune. Alla fin fine, non conta da dove proveniamo, conta se stiamo bene insieme.
La giornata è finita con le gambe sotto al tavolo in un ristorante coreano, dove io e mio marito abbiamo dimostrato di apprezzare la cucina tradizionale.
Lui, sua moglie e sua figlia vanno matti per pasta, pizza, caffè espresso. Io, mio marito e mio figlio non ci tiriamo indietro se si tratta di provare qualcosa di nuovo.

E poi sì, ammettiamolo: ci piace l'aglio.

1 commento:

Lucilla ha detto...

heehhe... il nome di mio marito e' stato storpiato da Rocco in "Lorco"...