martedì 14 agosto 2012

Mettersi in proprio in Canada

In Italia non mi sarei mai sognata di mettermi in proprio. L'idea di aprire la partita iva mi ha sempre terrorizzato (complici i racconti di qualche amico coraggioso che l`ha fatto).
Qui, dopo aver fatto corsi di aggiornamento in Universita' (online) ed essermi documentata, ho deciso di aprire la mia piccola attivita`in proprio, come freelance, da casa.
Ovviamente ho optato per la soluzione piu`semplice, cioe`una ditta individuale con sede a casa mia. La cosa piu`lunga e`stata documentarmi, ma i siti web governativi offrono tutte le risposte e in piu`ho anche chiesto in giro a qualche conoscente.
In un pomeriggio, con un totale di 70 dollari per le pratiche, ho richiesto il ``business name`` (cioe`il nome della mia azienda, ma era opzionale) e il ``business number``(una sorta di partita iva).
Ho anche inviato, nello stesso tempo, la richiesta per il permesso di aprire l`attivita` al "comune" (che mi costera` 150$ all`anno) e la richiesta per la copertura assicurativa in caso di malattia (ma avrei potuto farne a meno).
Ho richiesto in banca una carta di credito che usero` solo per la mia attivita` e ho aperto un conto corrente sempre con lo stesso scopo.
Il permesso dal  "comune" l'ho pagato online tramite carta di credito (3 minuti) e dopo due giorni mi e' arrivato via posta.
Siccome lavoro in proprio posso chiedere delle sovvenzioni governative per l'asilo di mio figlio (che come gia' avrete capito costa non poco).
Insomma, nulla di traumatico.
Ovviamente dovro' assumere, al tempo della dichiarazione dei redditi, un commercialista che sbrighera' la pratica ma ricordo che la dichiarazione dei redditi "personale" (mia e di mio marito) di solito la faccio di persona, pagando circa 30 dollari (per entrambi!) per l'uso del software.
Sempre parlando di dichiarazione dei redditi, la cosa sorprendente e' che si puo' inviare online e dopo circa una settimana arriva la conferma che e' stata revisionata. Se ci sono stati errori, l'agenzia delle entrate canadese (CRA - Canada Revenue aAgency) informa con un pacato avviso che "secondo il CRA c'e' un errore" e corregge automaticamente il tutto. Se poi uno vuol fare appello, puo' farlo senza tante storie. In caso di rimborso delle tasse, indovinate in quanto tempo arriva? Una settimana.

Perche' in Italia occorre sempre soffrire???

5 commenti:

from uk ha detto...

Buona fortuna per l'attività.

Ho appena trovato il tuo blog e l'ho inserito nella lista tedawi dei blog italiani all'estero nel mio blog:
http://robaacaso.blogspot.it/

ciao!

Lucilla ha detto...

Grazie mille per il link!

Una piccola peripezia nell'apertura dell'attivita' in realta' si sta verificando ora: l'apeprtura del conto bancario "business" si sta rivelando una gran scocciatura...

Silvy ha detto...

Ciao! Ho appena scoperto il tuo blog partendo da questo post. Mi ha fatto sorridere amaramente questa parte "l'agenzia delle entrate canadese informa con un pacato avviso che c'e' un errore": proprio come in Italia! Avevo un'attività in proprio e quando non reintravo negli studi di settore (per troppa onestà e calo del lavoro) mi hanno mandato una simpatica lettera minatoria minacciando controlli e multe. Mancava solo che fosse fatta con le lettere ritagliate dal giornale!!

Lucilla ha detto...

Cara Silvy, lo so. In Italia ho degli amici che hanno attivita' in proprio e so di queste famose lettere minatorie quando non si rientra negli studi di settore. Assurdo.
Pero' anche qui, quando il Governo fa i suoi controlli "random" poi si perde un sacco di tempo. Vi spieghero' tutto per bene in un nuovo post!! :-)

Michael ha detto...

ciao, vorrei porti una domanda: tu hai aperto l'attività dopo aver ottenuto il visto, o il contrario? E' possibile ottenere il visto aprendo una propria attività (come la tua), senza quindi essere assunti da aziende che poi fungono da sponsor?